Inpaintings di Ozan Yoleri.

Inpaintings è un film che evoca il sapore del Mediterraneo, intriso di legami familiari profondi, la casa estiva dei nonni e il classico “hai mangiato stasera” della mamma, il tutto incorniciato dai colori vividi del mare. La protagonista, Defne, interpretata da una magnetica Ahsen Eroglu, è una studentessa d’arte che, dopo aver vissuto il lutto di un’amica, decide di interrompere gli studi e troncare con il proprio ragazzo, tornando a Istanbul per riallacciare i legami con la sua famiglia: una madre apprensiva e due nonni affettuosi ma sempre più anziani.

Il film esplora il lato egoistico, infantile ed edonistico di Defne, caratterizzato da sigarette, alcol e uscite notturne, ma anche il suo aspetto brillante, intellettuale ed energetico, tipico di chi è ancora alla ricerca del proprio posto nel mondo. Sarà il restauro di un quadro ottomano a risvegliare in Defne una nuova dedizione, portandola a notti insonni, cibi al microonde e cene con i nonni saltate, ma anche a scoprire un nuovo obiettivo. Inpaintings è una commedia/dramma di crescita e formazione, dove la protagonista cerca di trovare il proprio equilibrio tra affetti e determinazione.

Il film offre anche l’opportunità di svelare una Istanbul diversa da quella comunemente immaginata, lontana dagli aspetti religiosi e fortemente occidentale, con stili di vita che sfidano gli stereotipi, il tutto supportato da una fotografia eccellente, colori caldi e scorci urbani suggestivi. Il ricongiungimento familiare e i legami con i nonni, culminanti in un’apertura finale con la madre, ricordano i legami descritti nei film di Guadagnino, portando alla mente l’importanza della crescita personale attraverso il supporto familiare. Inpaintings ci invita a fare ciò che vogliamo nel mondo, ma a non dimenticare mai chi siamo e che la nostra famiglia è sempre lì per noi.

– Recensione a cura di Santo A. R.